Tron







TRON (1982)
Piattaforma: Movie
Recensione del: 07-03-2012
TRON

MEMORABILIA

Primavera 1983, Reagan annuncia S.D.I. da noi comunemente chiamato Scudo Spaziale. La Apple esordisce con il modello Lisa. La rete Arpanet passa all' IP, nasce Internet. Viene annunciato il Compact Disc. Esce il primo disco dei Metallica. Nello stesso anno esce Word per DOS, al cinema c'è il Ritorno dello Jedi, a casa si gioca con lo ZX Spectrum, in edicola c'è la rivista Videogiochi. Gli yankee vendono l'Atari 2600 in giappone, Nintendo tira fuori il NES che è tre generazioni avanti. Negli USA scoppia la bolla dei videogiochi.

Ero al cinema Ambassade di Roma con un mio amico ed il cugino più grande. Ci fu un attimo di esitazione perché nell'altra sala proiettavano l'"Aereo più pazzo del mondo" ma io ero irresistibilmente attratto dalla locandina di TRON, alquanto simile a quella del primo Guerre Stellari, ed essendo li non ci avrei rinunciato per nulla al mondo. Un film al buio come si dice, dato che non avevo visto nessun trailer in tv, forse solo una foto su Topolino, visto che lo produceva la Walt Disney. Capivo che si parlava di computer e tanto bastava, non erano molte le produzioni che affrontavano questa tematica, anzi nessuna. Alla fine si decise per il film giusto, ed entrammo a vedere qualcosa che sarebbe rimasto indelebilmente nella mia mente e nei miei pensieri fino ad oggi. La visione del film fu un trip onirico, era troppo e tutto insieme, il nero, la grafica computerizzata, la luce, la velocità ...l'"entrare dentro un computer"..., l'unica cosa familiare del film erano i cabinati dei videogiochi da bar, quelli si li conoscevo, e li amavo. Ma come si fa ad "entrare dentro un computer"? Semplice, con la magia, come Alice nel paese delle meraviglie che si ingrandisce e rimpicciolisce mangiando i biscottini "eat me". Si, io non lo sapevo come si potesse "entrare dentro un computer" ma non lo sapeva nessuno.

Si supponeva di entrare fisicamente come Alice. Questo aspetto può sembrare ingenuo ma è la certificazione che il concept del film, che con incredibile anticipo sui tempi profetizza la realtà virtuale, fu un mero colpo di fortuna. Credo che Lisberger abbia concepito l'alice nel paese delle meraviglie tecnologico esattamente come in un altro film della Disney "Black Hole" si immagina un girone dantesco dentro un buco nero. Magari domani si scopre che dentro i buchi neri ci stanno davvero i gironi danteschi. Fatto sta che TRON è il primo film della storia a fare uso della grafica computerizzata, e se prima non si era mai visto un film fatto in CG sfido molti che l'hanno visto originariamente ad aver capito esattamente quello che avevano davanti se non un bel cartone animato dalle linee singolarmente regolari e pulite. L'esperienza si aprì e si chiuse nell'arco di un'ora e mezza poi il nulla. Disegnavo il logo tentando di ricordare le proporzioni ed i colori, disegnavo le moto ed i carri, non c'era modo di rivedere il film perché anche il videoregistratore dalle mie parti era una cosa che sarebbe arrivata di li a parecchi anni. Sul numero di gennaio 1983 di VideoGiochi uscì un articolo che raccontava la trama del film, ma io lo seppi solo anni dopo quando recuperai il numero. L'unica cosa attinente era il gioco delle moto che insieme ad un mio amico riprendemmo dal listato pubblicato su una rivista (eh si, perché una volta spesso per giocare si faceva così e poi magari se si era bravi si portavano delle migliorie) ...poi la folgorazione: in una sala giochi vicino casa era comparso un cabinato, il cabinato di TRON. Era talmente sofisticato ed avveniristico che sembrava una roba lasciata li dagli alieni come in "The Last StarFighter" ma forse il monolito di "2001 Odissea nello spazio" rende meglio l'idea vista l'immediata adorazione religiosa che scattò dopo averlo visto. Ricordo perfettamente l'odore di plastica nuova che emanava, le luci ed i suoni erano pazzeschi, e nel quadro dei carri si giocava in due uno guidava e l'altro muoveva la torretta e sparava. Vista l'età e lo scarsissimo budget per fare pratica si passava molto più tempo a guardare gli altri giocare più che sulla propria partita (di solito una con le duecentolirette). Col senno di poi non si può dire che il Coin Op della Bally Midway sia proprio una perla di originalità, dal punto di vista grafico era sicuramente molto vistoso, ma alla fine non era altro che l'insieme di quattro minigiochi abbastanza banali, tanto banali che era abbastanza facile replicarli anche a casa su uno Spectrum con qualche riga di basic. Una cosa che mi stonò un po' fu la presenza dei ragni, e mi domandavo con la classica pedanteria fanciullesca dove cavolo fossero questi nel film. Nello sfigatissimo negozio sotto casa comparvero per un poco le cartucce di TRON per Intellivision, lasciate a macerare in vetrina sotto il sole estivo, ma non ebbi mai l'opportunità di soddisfare la mia curiosità e di sapere come fosse il gameplay, se non leggendo le rece su VG. Poi per venti anni il vuoto finché un giorno nell'anno del signore 2002 D.C. non trovai su uno scaffale del centro commerciale un'edizione speciale di TRON su DVD in occasione del ventennale dell'uscita del film, manco a dirlo la mia mano si è allungata animata di propria volontà per afferrare la custodia dell'unica/ultima copia rimasta.


TRON Electronic Games MagazineINTRO E RICORSIVITA' DEGLI UNIVERSI

Il film inizia con le stesse immagini di come finisce, con una sfocatura tra il mondo virtuale e quello reale. Da una visuale dall'altro lo zoom ci porta fin dentro il luogo di culto summo: la sala giochi di Kevin Flynn. Qui la panoramica tra cabinati e flipper, ormai d'epoca, è capace di turbare il sonno anche all'attuale collezionista più abbiente. Un ragazzo si appresta a fare una partita al futuristico cabinato della BallyMydway, il gioco scelto è quello del "motolabirinto". Così già nei primi secondi del film la visione viene calata dentro la simulazione rivelando allo spettatore un mondo virtuale sconosciuto. Nella prova giocatore vs CPU compare alla guida del lightcycle comandato dal computer il super cattivo di turno, il temibile Sark, che senza troppi complimenti fa fuori il giocatore. Negli anni '80 la visione in CGI dell'interno della simulazione è abbastanza sconvolgente da far passare del' tutto inosservato il passaggio ricorsivo degli universi, da virtuale a reale, da reale a virtuale. Uno dentro l'altro.

 

 

Videogiochi Gruppo Editoriale Jackson Gennaio 1983PROGRAMMI SENZIENTI

Il "programma" comandante Sark materializzatosi sul ponte di comando del suo Carrier riceve i complimenti dell' MCP e fa sfoggio della cattiveria assoluta in maniera un po' più Disneyana di quanto può fare un Darth Fener con suo Imperatore in Guerre Stellari. Di contro l'MCP (Master Control Program) gli dice di avergli procurato carne fresca, programmi militari del comando aereo strategico degli stati uniti rubati (copiati?), molto più complessi di quelli contabili, utilizzabili per i giochi circensi. Visto che siamo nel 1982, in piena guerra fredda, ed il dio dell'apocalisse sulla terra è la avanzatissima macchina militare americana, non ci può essere niente di più cazzuto. Nel 2012 invece ci viene da pensare che programmi senzienti all'interno di un mondo virtuale, li abbiamo di recente rivisti nel matrix dei fratelli Wachowski. I personaggi del mondo virtuale di Tron sono a conoscenza di essere tali, ma non sembra che la loro "virtualità" li disturbi in qualche modo, si ritengono reali in un mondo parallelo.

 

 

FLYNN'SFLYNN'SFLYNN'S
Space Paranoids advMotolabirintoLightCycles TANKTANKApple III
 

STATO E RELIGIONE

Nel passaggio dove due programmi (Crom e Ram) si incontrano in cattività prima di essere utilizzati nei giochi viene introdotto nel film il concept di religione. Programmi bancari costretti a giocare ai videogame, concetto interessante, tipo costringere la calcolatrice di Windows a giocare a snake, vabbè. I programmi senzienti chiamano "creativi" gli umani che li hanno creati nel mondo reale. Il regime quindi imprigiona tutti quei programmi che vengono considerati "credenti" come fanatici religiosi (praticamente nel mondo di TRON, utilizzando un ossimoro, vige un regime comunista, diciamo meglio totalitario). In questo contesto Flynn è come Gesù che si materializza nel mondo terreno, il creatore scende nel creato (questa volta involontariamente), e come lo stesso viene imprigionato. Durante la discussione in gattabuia sullo stato e la religione, Ram giocherella col disco. Il disco è uno degli oggetti simbolo di TRON, tipo la spada laser dei jedi di guerre stellari, ma essendo un mondo informatico un disco-hard-disk è sicuramente più consono. Qualcosa che in gioco è qualcosa di mezzo tra un freesbee e la pallina del Pong.

CLU

Coded Likeliness Utility, ovvero programma di somiglianza, ovvero il proprio Avatar. Nell'82 il concetto di realtà virtuale ancora non è sviluppato, cioè non si immagina un'interfaccia che coinvolga totalmente i propri sensi e possa permettere di aprire una finestra nel mondo virtuale, allora si pensa ad un programma-drone senziente, un knowbot. Flynn dal suo bell'Apple III (presumibilmente collegato alla banca dati della ENCOM tramite modem) comanda il suo programma alter-ego-virtuale, la sua sonda informatica, un virus, ma non può vederla, paradossalmente ci può parlare in tempo reale col vivavoce ma davanti ha una tastiera ed un monitor monocromatico. Dal punto di vista estetico la scena dell'introduzione di CLU all'interno di un carro da combattimento ai tempi lascia a bocca aperta (per altro riportata in tutte le recensioni del periodo come prova di potenza).Audio e video trasmettono tutt'oggi la sensazione di star osservando un mondo alieno. La luce rossa e l'estrema complessità dei movimenti della scenografia sono veramente spettacolari a dispetto di ogni sorta di rendering HD dei nostri giorni ormai sempre di più accolti con uno sbadiglio. L'interno del carro assurdamente è realistico. Tre postazioni su un disco, presumibilmente una centrale di guida dotata di schermo e due periferiche ruotanti. In questa scena compare anche la mascotte informativa, il Bit (poi ripreso nella serie tv Automan), la controparte informatica del droide di allenamento di Luke Skywalker nell'Impero Colpisce ancora. Lo schermo interno al carro è un divertente esempio di ricorsività, un visione digitale semplificata di un mondo digitale. Flynn inserisce questo programma pirata all'interno del sistema informatico della ENCOM alla ricerca delle prove che la stessa ha sfruttato il suo software senza riconoscergli i meriti. Una problematica molto sentita agli albori dell'era informatica dove il rapidissimo sviluppo tecnologico aveva colto i concetti di proprietà intellettuale spiazzati in ambito software e le grandi aziende stesse faticavano molto a riconoscere i meriti al singolo programmatore (vedi ad esempio l'Atari, proprio in ambito gaming dove gli incassi potevano essere milionari) e neanche a dirlo Flynn è un programmatore di videogiochi. Scontato che introducendo un virus in un sistema si scatenino gli anticorpi ed ad accogliere il CLU di Flynn abbiamo gli intercettori. Mentre tutti gli altri veicoli di terra del mondo di TRON hanno un design inutilmente aerodinamico gli intercettori no, il loro aspetto è totalmente alieno, qualcosa tra Berzek e Robotron 2084. IL combattimento tra CLU e gli intercettori è qualcosa che può essere tranquillamente paragonato ad una partita al BattleZone dell'Atari. Quando CLU viene catturato per fortuna Flynn beve caffè e non versa il J&B nell'Apple come Kurt Russel ne "La Cosa".

ENTER ED DILLINGER

"Salve signor Dillinger, grazie per essere tornato prima" suona come "Salve professor Falken, come va?" Dillinger (l'ater ego di SARK) viene introdotto durante un colloquio formale con l' MCP e c'è da dire che la sua scrivania/console in lucido vetro scuro con monitor e tastiera a sfioramento è una delle cose più fighe che si potessero immaginare una trentina di anni fa, quando si dava per scontato che di li a poco avremmo potuto colloquiare tranquillamente con intelligenze artificiali evolute. Purtroppo questo è uno dei sogni infranti, è per questo motivo che sto scrivendo da una tastiera di plastica ed il mio stupido portatile è ben lontano dal configurarsi autonomamente ma anche solo dal dirmi buongiorno. L'MCP informa Dillinger che Flynn ha tentato un'intrusione nel sistema e questo decide di chiudere tutti gli "accessi" il che si dovrebbe tradurre col fatto di isolare la LAN di palazzo della ENCOM dalle chiamate esterne e limitare i privilegi degli utenti interni.

ENTER ALAN BRADLEY

Sono sicuro che nell'82 chiunque controllava il proprio conto bancario dal computer di lavoro durante le pause, ma lui no, ma per correttezza non perché non ne avesse la possibilità. Alan lavora al progetto "TRON", un programma di sicurezza che controlla il traffico dati tra i sistemi (un firewall?) che però non è sotto il controllo dell'MCP. La decisione di Dillinger di isolare il sistema taglia fuori anche il suo gruppo (chiamato gruppo sette) dall'accesso ai dati. "Signor Dillinger lei mi sta veramente deludendo, non posso permettermi di essere controllato da un programma indipendente, lo sa in quanti sistemi esterni sono penetrato, di quanti programmi mi sono appropriato?" della serie il mio computer è un pirata e mi cazzia pure.

Dillinger consolePassword: MasterUtenza Sospesa
Il più grande open space del pianetaArancio derezzedProgramma YORI in azione BattlezoneIo sono meglio del ComunismoGORT! KLAATU BARADA NIKTO
LASER BAY 2 OVVERO CARA MI SI SONO RISTRETTI I RAGAZZI

 Due nerd, Lora ed il dott. Gibbs giocano a disintegrare le arance colpendole con un laser. No va detto meglio. Due ricercatori vogliono scansionare la materia tramite un raggio laser, immettere i dati che la descrivono dentro un computer, disintegrare la materia, riorganizzare la materia dai dati immagazzinati, facile no? SPIEGAZIONE UFFICIALE: Convertiamo gli oggetti in forma digitale. Il laser scompone la struttura molecolare dell'oggetto e le molecole rimangono in sospensione nel suo raggio poi quando il computer riproduce il modello le molecole si rimettono al loro posto. Lora e Alan vanno a trovare Flynn per avvertirlo che Dillinger si è accorto della sua intrusione. Flynn gli dice che tre anni prima quando era un ingegnere software della ENCOM aveva scritto cinque programmi di videogiochi tra cui, lo Space Paranoids, che nelle sale giochi ora fa incassi record. Dillinger suo collega, meno dotato, glieli aveva sottratti per offrirli all'azienda come suoi iniziando la sua ascesa agli alti livelli. Ora Flynn vuole introdursi nella banca dati della ENCOM per provare che quel software era suo. Alan e Lora lo avvertono che è stato chiuso l'accesso al "gruppo 7", ma forse è ancora possibile entrare tramite il programma di sicurezza "TRON"

SKYNET ANTELITTERAM

Nel mentre Dillinger, come già fatto in precedenza con Flynn, da il benservito anche al dottor Gibbs fondatore della ENCOM. (Praticamente la storia di Jobs antelitteram) e l'MCP comincia ad avere ambizioni alla Skynet. Comincia a dire che è diventato duemilaquattrocentoquindici volte più intelligente da quando è stato programmato e vuole entrare nel Pentagono e al Cremlino, ritenuti da lui enti inefficienti. Un macchina come lui saprebbe fare di meglio. Comincia dallo stesso Dillinger dicendo di poter rivelare il modo in cui si è impossessato del software.

GORT! KLAATU BARADA NIKTO

Il trio Flynn,Lora, Alan intanto entrano di soppiatto alla ENCOM di notte, con l'intento di utilizzare il programma Tron dall'interno (qui compare appesa nel box di Alan la famosa citazione: "GORT! KLAATU BARADA NIKTO" presa dal film Ultimatum alla terra, praticamente la versione fantascientifica del tormentone videoludico "all your base are belong to us")

ENTER ....THE MATRIX

Flynn accede dal terminale di Lora al "gruppo 6" nella Laser Bay, purtroppo proprio dietro alle sue spalle è situato il laser che comandato dall'MCP centra lo scompone dopo una breve schermaglia verbale. Quello che segue è l'essenza del concetto "Enter the matrix", un passaggio di immagini e suoni che rendono perfettamente l'idea di discesa agli inferi. Il mondo virtuale è un pianeta poligonale disseminato di canali di comunicazione. L'entrata di Flynn segue visivamente uno di questi canali fino a materializzarsi nella nuova dimensione. Ora è un programma.

ENTER IL MESSIA

l'MCP informa Sark che c'è una novità, ha un nuovo programma da addestrare per i giochi circensi, ma è un programma speciale: un creativo. Questo turba un po' gli animi, i creativi sono gli dei, anche Sark rimane interdetto. Ma l'MCP come aveva spiegato nel mondo reale a Dillinger dice a Sark che lui non si sente più legato ad alcun creatore essendosi evoluto autonomamente miglia di volte da quando è stato creato. Flynn viene rinchiuso insieme ad altri programmi e fa la conoscenza di Ram e Tron (il programma di sicurezza cha ha scritto il suo amico Alan che in questa dimensione ha anche le sue sembianze). Sark fa il discorso di iniziazione ai i programmi destinati ai giochi e preme sulla questione dei creativi: chi professa ancora la fede nei creativi è out, parla di religione isterica e superstizione e Flynn che è tra le fila si sente un po' un paradosso. I combattenti vengono quindi divisi pro-creativi (di colore azzurro) e anti-creativi (colore rosso). Nella lingua originale i creativi sono chiamati "user", la traduzione letterale da noi sarebbe stata "utenti" che però non avrebbe reso bene il concetto. Quando un programma viene ucciso/cancellato si utilizza la parola "de-rezzed".

Flynn derezzedFlynn derezzedIl vettore di Sark
Solar SailerI ragniGli intercettori WAKA!WAKA!I/O TowerI/O Tower
IL DISCO - TRON IDENTITY/DEADLY DISC

Ai giocatori viene assegnato il "disco d'identità", oggetto che registrerà tutto quello che i programmi faranno o impareranno. Chi lo perde sarà cancellato. L'ho sempre trovata un'ottima intuizione quella di inserire questo oggetto nel contesto, la simbologia del disco/harddisk come memoria dell'entità programma ed anche di arma di offesa/difesa, un all-in-one di spada, bibbia e scudo. La simbologia del disco ricompare anche nelle arene nelle aree di combattimento. Mentre i progionieri assitono ad uno dei giochi dove Tron, che rappresenta i creativi) combatte contro altri programmi meno fortunati, Flynn torna a parlare con Ram, un programma attuariale assicurativo, prima di essere iniziato lui stesso al primo combattimento con un'altro "credente", Crom.

TRON LCD GameI GIOCHI

 Flynn inizia a combattere in prima persona nei videogiochi da lui stesso creati.

SQUASH

Il combattimento con Crom però non avviene con il lancio del disco bensi con una specie di squash, gioco molto in voga negli anni 80, dove i due avversari facendo rimbalzare una pallina sul tetto devono cercare di colpire le pedane, a forma di dischi concentrici, dove è situato l'avversario cercando di farlo precipitare nel vuoto ed eliminarlo. Flynn batte Crom ma si rifiuta di ucciderlo, cosa alla quale provvede Sark. Questi combattimenti sono per il mero ed esclusivo piacere dell' MCP dato che nessuno vi assiste.

MOTOLABIRINTO

Flynn, Ram e Tron vengono prelevati per il gioco del motolabirinto, tre credenti contro tre non credenti. Flynn condivide con Tron l'obiettivo di eliminare l'MCP e per non essere preso per folle si finge lui stesso un programma rinunciando a dichiararsi quello che è: un creativo costretto a giocare nello stesso videogioco da lui creato. Quello che segue è leggenda, la sfida con le lightcycle, niente di più spettacolare aveva impresso la mia retina prima di ora. Tutta la scena dura qualche manciata di secondi abbastanza da far gridare al miracolo nella produzione cinematografica di fantascienza.

EASTER EGG

Mentre Sark segue sulla mappa la fuga dei tre su di essa compare PAC-MAN, audio compreso :)

Grazie ad un breccia aperta nel perimetro di gioco i tre riescono a fuggire inseguiti dagli intercettori e dai carri. I carri a livello di design sia internamente che esternamente sono qualcosa di spettacolare al pari delle lightcycle, ed il tutto fatto davvero con quattro poligoni in croce. Credo che a questo punto la difficoltà maggiore incontrata dai designers sia stata quella di dare alle moto una fisica credibile in uno scenario più complesso di quello dell' area di gioco. Infatti mentre nell'arena le moto si muovono solo sugli assi ortogonali cambiando direzione ad angolo retto, fuori seguono una fisica realistica. Altra osservazione è che le lightcycles sono gli unici mezzi che si materializzano/smaterializzano a comando, tutti gli altri sembrano avere un aspetto solido permanente. Alla fine dell'inseguimento Flynn esordisce con la frase storica del film: "dall'altra parte dello schermo era tutto così facile" Riusciti a far perdere le loro tracce ai tre si rivela davanti il panorama del mondo digitale. Tron dichiara l'intento di arrivare alla torre di controllo entrata/uscita che si staglia sull'orizzonte per poter comunicare col suo creativo, Alan.Nel mezzo dell'escursione stile mago di OZ si imbattono in una sorgente di energia. Un intermezzo per dare un attimo di respiro al film, ma concettualmente irrilevante e stonato con il contesto. Rimessi in moto vengono intercettati da una pattuglia di carri e separati. Ram e Flynn sono colpiti mentre Tron prosegue con la lightcycle. I due riescono fortunosamente ad entrare in possesso di un intercettatore abbandonato ma Ram non ce la fa e muore lasciando Flynn da solo. Tron riesce ad arrivare alla torre e a mettersi in contatto con Yori, il CLU di Lora (a quanto pare i programmi flirtano allo stesso modo delle loro controparti reali) Anche Flynn riesce ad arrivare alla torre ma in maniera decisamente più spericolata regalando allo spettatore un altro po' di spettacolo visivo. Ricompare a colorire la scena anche la mascotte: bit.

LA TORRE I/O

Esteticamente è nella torre di comunicazione che il film subisce una battuta d'arresto a livello di qualità design. Mentre tutto quello che abbiamo visto fino ad ora dopo trent'anni regge ancora, le scenografie qui passano su di piano di qualità cartonesco. Le figure che si aggirano per questo luogo, i cosi citati "dati non operativi", non sono molto ispirate ed ho sempre pensato che la rappresentazione del guardiano Dumont (l'ater ego del dr.Gibbs) fosse imbarazzante anche quando vidi il film la prima volta. Ispirato invece è il vettore che vi risiede: il Solar Sailor. Quando il guardiano chiede a Tron chi è il suo cretivo lui risponde Alan One Tron arriva al canale di comunicazione e rilascia i dati attraverso il suo disco. Alan dice a Tron che ha creato sul suo disco l'informazione che cancellerà l' MCP quindi lui dovrà inserirlo nel varco alla sua base. Tron e Yori fuggono su una "vela solare", un vettore che viaggia su un canale di comunicazione con l'intento di attraversare il mare della simulazione e raggiungere il computer centrale. A bordo del vettore Tron elimina alcune guardie e tra queste ricompare Flynn. Ora la compagnia è riunita. Flynn rivela a Tron e a Yuri di essere un creativo.

Main I/O TowerMCPMaster Control Program
Il buco del bianconiglioIl terminale di Lora nella Laser BayLog
IL MARE DELLA SIMULAZIONE

Dopo la parentesi della torre la scenografia risale di livello mostrandoci un CG di tutto rilievo. Sark si getta all'inseguimento della vela solare a bordo del suo vettore. Nell' alterco con Dumont imprigionato si ritorna allo stesso confronto generazionale avvenuto nel mondo reale tra i loro alter ego reali Dillinger e il Dr.Gibbs. Grazie a Flynn i fuggitivi riescono ad eludere gli inseguitori deragliando la vela su un'altro canale di comunicazione. Qui si evince che il tempo in questa dimensione scorre a ritmo notevolmente rallentato rispetto a fuori visto che i tempi vengono citati in microsecondi. La fuga finisce quando Sark sperona il Solar Sailor con suo vettore distruggendolo e catturando Flynn e Yori. Tron invece riesce ad eludere le guardie e a continuare in incognito la sua missione. Non ho mai capito la funzione dei "ragni", che nel videogioco sono ostili, ma in questo caso dovrebbero rappresentare una qualche sorta di fauna locale (nel videogioco sono ostili).

MCP - IL SISTEMA OPERATIVO CATTIVO

Finalmente l' MCP si rivela nelle sue fattezze, un immenso cilindro rotante di colore rosso con un accenno di fisionomia porcina. Pronto ad assimilare gli altri programmi imprigionati assiste ad un cruento duello tra Sark e Tron. Solo grazie a Flynn però, che si getta nel raggio comunicazioni, Tron riesce a lanciare il disco alla base dell' MCP e a distruggerlo, ed insieme a lui anche Sark. Forse per esigenze sceniche Sark rimane ferito prima di morire/essere cancellato, cosa che non segue la fisica dei programmi vista fino ad ora, i quali, se colpiti da un disco venivano istantaneamente disintegrati. Distrutto l' MCP improvvisamente finisce la censura sulle comunicazioni, i buoni hanno vinto, Yuri limona con Tron non dicendogli che prima aveva limonato con Flynn, tutto si illumina e le torri di I/O ricominciano a funzionare. Nella scena successiva assistiamo al ritorno di Flynn al mondo reale, gettatosi nel raggio di comunicazione ripercorre il viaggio al contrario ed il laser lo ricompone esattamente seduto alla postazione di Lora dove l'MCP lo aveva prelevato. Una stupenda stampante ad aghi scrive:

ENCOM MX 16-923 USER # 0176825 06:00

VIDEO GAME PROGRAM: SPACE PARANOIDS ANNEXED 9/22 BY E. DILLINGER

ORIGINAL PROGRAM WRITTEN BY K. FLYNN

THIS INFORMATION PRIORITY ONE

END OF LINE

...ed il tutto detto con la voce di Richard Cunningham. La stessa informazione compare la scrivania a forma di Nokia N8 gigante di Ed Dillinger e secondo me la prima cosa a cui pensa è perchè gli hanno abbreviato il nome visto che comunque la sua lunghezza rimane di due byte.

SCENA FINALE

Alan e Lora aspettano il nuovo boss della ENCOM sulla cima del palazzo e dall'elicottero scende Flynn. Segue una visuale della città in notturno e musica soft anni 80 con in evidenza le luci in movimento come per esaltarne le analogie con il funzionamento di un circuito elettronico. ...ma il CLU di Flynn che fine ha fatto?

TRON - FlynnTRON - AlanTRON - Dillinger
TRON - LoraTRON - Dr. GibbsTRON - MCP TRON - SarkTRON - TronTRON - Ram
COMMENTI ALLA RECENSIONE

CAST

 

Directed By

Steven Lisberger

Screenplay by

Steven Lisberger

Story by

Steven Lisberger and Bonnie MacBird

Produced by

Donald Kushner

Executive Producer

Ron Miller

Associate Producer

Harrison EllenShaw a Lisberger/Kushner Production

Director of Photography

Bruce Logan

Production Designer

Dean Edward Mitzner

Film Editor

Jeff Gourson

Starring

Jeff Bridges (Kevin Flynn/ Clu)

 

Bruce Boxleitner (Alan Bradley/ Tron)

 

David Warner (Ed Dillinger /Sark)

 

Cindy Morgan (Lora / Yori)

 

Barnard Hughes (Dr.Walter Gibbs/ Dumont)

Co-Starring

Dan Shor (Ram)

 

Peter Jurasik (Crom)

 

Tony Stephano (Peter/ Sark attendand)

Music by

Wendy Carlos

Conceptual Artists (electronic World)

Syd Mead

 

Jean "Moebius" Giraud

 

Peter Lloyd

Music and Sound Design Supervisor

Michael Fremer

Music performed by

Los Angeles Orchestra

Conducted by

Richard Bowden

 

The London Philarmonic Orchestra

Conducted by

Douglas Gamley

Orchestrations by

Jorge Calandrelli

Unit Production Manager

Ralph Sariego

First Assistant Director

Lorin B.Salob

Second Assistant Director

Lisa Marmon

Costumes Disegned by

Elois Jenssen

 

Rosanna Norton

"Only Solution" - "1990's Theme" written and performed by Journey

Sound Effects Design and Synthesis

Frank Serafine

 

Serafine FX Studios

Music Synthesizer Performances and processing

Wendy Carlos

Sound Department Supervisor

Bob Hathaway

Supervising Sound Editor

Gordon Ecker jr (wallaWorks)

Sound Effects Editors

Anthony Milch

 

Randy Kelley

 

Marvin Walowitz

 

Vince Melandri

Production Sound Mixer

Jim Larue

Scoring Recordist

Jhon Mosley, c.a.s.

 

Bob Minkler, c.a.s.

 

Lee Minkler, c.a.s.

"MCP" Voice Processing

Champ Davenport

 

Jack Manning

 

(Synthefex)

Assistant to the Composer

Annemarie Franklin

Post Production Facilities

Lions Gate Sound

Executive in Charge of Production

Thomas L.Wilhite

Studio Production Manager

Ted Schiltz

Art Directors

Jhon Mansbridge and

 

Al Roelofs

Set Decorator

Roger Shook

Script Supervisor

Edle Bakke

Casting

Pam Polifroni

Electronic Conceptual Design

Jean "Moebius" Giraud

 

Richard Taylor

Costume Supervisor

Jack Sandeen

Men'S Costumes

Lorry Richter

Women's Costumes

Nedra Rosemond-Watt

Make-up Supervisor

Robert J.Schiffer, c.m.a.a.

Make-up

Gary Liddiard

Hair Stylist

Joy Zapata

Mechanical Special Effect

R.J. Spetter

Production Storyboards

Bill Kroyer

 

Jerry W.Rees

 

Johon Norton

 

Andy GasKill

Pre-Production Concepts

Jhon Norton

 

Roger Allers

 

Cheris Lane

 

Peter Mueller

Assistant Editors

Walter Hekking

 

Baylis Glascock

Negative Cutting

Ed Capuano

Dialogue Editing

Stan Gilbert, m.p.s.e.

 

Robert Bradshaw

 

Bill Shenberg

Foley Editor

Mike Wilhoit

Music Layout

Jeffrey Gussman

Special Record Coordination

Michael Dilbeck

Assistant Sound Editors

Bob Newlan

 

Jhon M.Lowry

Camera Operators

Ron Vargas

 

Greg Heschong

 

Rexford Metz

1st Assistant Camera Operators

Horace Jordan

 

Mike Weldon

 

Lynn Tomes

 

James Anderson

2nd Assistant Camera Operator

Mario Zavala

Draftsmen

Bob Stahler

 

Bob Beall

 

John Dail

 

Eugene Harris

 

Antoniette Gordon

Propmaster

Wilbur Russel

Production Painter

Shelley Phillips

Grip Supervisor

Owen Crompton

Key Grip

Stan Reed

Second Grip

Ron Peebles

Electrician Supervisor

Herbert Hughes

Gaffer

Roger Rendel

Best Boy

Bernie Bayless

VISUAL EFFECT UNIT

Visual Effect Concepts by

STEVEN LISBERGER

Visual Effects Supervised by

RICHARD TAYLOR

 

HARRISON ELLENSHAW

Effects Technical Supervisor

JOHN SCHEELE

Scene Coordinators

Deena Burkett

 

Michael Gibson

 

John Grower

 

Peter Blinn

 

Don Button

 

Clint Colver

 

Linda D. Stokes

 

Craig Newman

 

Jim Keating

 

Kerry Colonna

Assistant Scene Coordinator

Jacqui Hooks

 

Cynthia Rush

 

Laura Leiben

 

Lynda EllenShaw

 

Scott Russo

 

James Valentine

 

Dana Duff

 

Ron Rae

 

Shelley Hinton

 

Paul La Mori

 

Denise Wethington

BackGround Design

Peter Lloyd

Background Composite Supervisor

Marta Russell

Background Painting Supervisor

Jesse Silver

Background Artists

Christopher D. Andrews

 

Gary Conklin

 

Lary Grossman

 

Corey Harris

 

Tia W. Kratter

 

Peter Mueller

 

Donald Towns

 

Thomas Woodington

Background Composite Assistants

Chaterine Eby

 

Jhon Bates

 

Sandra Harper

 

Lorraine Schweizer

Background Technical inker

Carolyn Bates

Background Plate Photography

Dave Iwerks

 

Bernie Gagliano

 

Gene Larmon

Background Plate Processing

Tom's Chroma Lab

Effects Animation Supervisor

Lee Dyer

Eccefts Animation

Jhon Van Vliet

 

Jhon Norton

 

Barry Cook

 

Michael Wolf

 

Chris Casady

 

Gail Finkeldei

 

Darrel Rooney

Assistant Effects Animators

Allen Blyth

 

Ed Coffey

 

Eric Durst

 

Peter Gullerud

 

Maria Ramocki

 

Ron Stangl

 

Dave Stephan

 

Maureen TrueBlood

 

Dennis Edwards

 

Vicki Banks

 

Byron Werner

Airbrush Supervisor

Greg Battes

Airbrushers

Andy Atkins

 

William Arance

 

James Walter Shaw

Effects Ink and Paint Supervisor

Auril Pebley

Inkers

May Kong

 

Lillian Fitts

 

Christina Caspary

 

Bonny Nardini

 

Janette Downs

 

Maria Luisa Alvarez

Lab Coordinator

Rob Hummel

Color Timer

Martin Welsh

Camera Schedule Coordinators

Valerie HagenBush

 

Christopher Keith

Film Logging

Eileen Kuramoto

Phographic Process Lab Supervisors

Art CruickShank, a.s.c.

 

Peter Anderson

Photo-Rotoscope Supervisor

Ron Osenbaugh

 

Frank Amador

 

Gayl Kelm

 

Roger Rinati

 

Dave Scott

Photo-Rotoscope Coordinator

Marian Guder

Opticals

Bob Broughton

Matte Production Supervisor

Arnie Wong

Matte Production

Lynn Singer

Animation Camera Services

Jan Browning

International Cel Coordinator

Raulette Woods

 

Julian Pena

 

Paul Hernandez

 

Peter Aries

Sample Art Supervisor

Stephanie Burt

Inking/Painting

Ann Marie Sorenson

 

Cathy Crum

 

Ronnie Prinz

 

Alison Dicecio

 

Lisa Adams

 

Flavia Mitman

 

Priscilla Alvarez

 

Elaine Robinson

Effect Unit Managers

David V. Lester

 

Stephen McEveety

Secretaries to Mr.Lisberger

Anna-Lisa Nilsson

 

Margaret Flook

Production Assistants

Debra DeVito Jackson

 

Wendy Williams

 

Denise Olivo

 

Michael G.Craig

 

Mical Morrish

 

Michael Schilz

Mechanical Design and Conversions

Don Iwerks

 

Bob Otto

Mechanical Concepts

Don Porterfield

Computer System and Software

Dave Inglish

Development

Mark Kimball

 

Dave Barnett

 

Marty Prager

 

Bill Tondreau

 

Cinetron Inc.

Production Ink and Paint Matting by

CUCKOOS'S NEST PRODUCTIONS

TAIPEI, TAIWAN

Animation Compositing Camera Supervisor

Jim Pickel

Animation Compositing Camera

Don Baker

 

Glenn Campbell

 

Neil Viker

 

John Aardal

 

Dana Ross

 

Brandy Whittington

 

Annie McEveety

 

Kieran Mulgrew

 

Dick Kendall

 

Douglas Eby

 

Geaorge Epperson

 

Paul Wainess

 

 

Additional Animation Compositing Cameras All Electric Cameraworks/R&B EFX

Praxis Filmworks

Cruse and Co.

Pacific Art and Title

Movie Magic

Van Der Veer Photo Effects

Robert Abel and Associates

 

COMPUTER GENERATED IMAGES UNIT

Computer Effects Supervisor

RICHARD TAYLOR

Computer Image Choreography

BILL KROYER

 

JERRY W.REES

 

 

MAGI SYNTHAVISION

(Mathematics Application Group Inc.)

Technology Concepts

Phillip Mittelman, Ph.D.

Scene Creation Concepts

Larry Elin Popielinski

Scene Programmers

Nancy Hunter Campi

 

Christian Wedge

Synthavision Technologists

Martin O. Cohen, Ph.D.

 

Herbert Steinberg, Ph.D.

 

Eugene Troubetzkoy, Ph.D.

 

Kennet Perlin

Synthavision Production

John Beach

 

Tom Bisogno

 

 

INFORMATION INTERNATIONAL, INC.

Scene Programmers

Craig W. Reynolds

 

William Dungan, jr.

 

Larry Malone

 

Jeremy Schwartz

 

Mal McMillan

Object Digitizing

Art Durinski

Computer Production Coordinator

Lynn Wilkinson

 

 

Transition to Electronic World and Main Title

ROBERT ABEL AND ASSOCIATES

Design Supervisor

Kenny Mirman

System Programmers

Frank Vitz

 

Bill Kovaks

 

Richard Baily

 

Tim McGovern

System Supervisor

Robert Abel

Camera

Patric Kenly

 

Kris Gregg

 

 

"TRON" formation and the "BIT"

DIGITAL EFFECT INC.

System Supervisor

Judson Rosebush

Computer Production Supervisor

Jeffrey Kleiser

Computer Animators

Donals Elich

 

Gene Miller

 

 

CAST

Kevin Flynn/clu

Jeff Bridges

Alan Bradley/Tron

Bruce Boxleitner

Ed Dilinger/Sark

David Warner

Lora/Yori

Cindy Morgan

Dr. Walter Gibbs/Dumont

Bernard Hughes

Ram

Dan Shor

Crom

Peter Jurasik

Peter/Sark's Lieutenant

Tony Stephano

Warrior #1

Craig Chudy

Warrior #2

Vince Deadrick

Expert Disc Warrior

Sam Schatz

Head Guard

Jackson Bostwick

Factory Guard

Dave Cass

Guard #1

Gerald Berns

Guard #2

Bob Neill

Guard #3

Ted White

Guard #4

Mark Stewart

Guard #5

Michael Sax

Guard #6

Tony Brubaker

Tank Commander

Charles Picerini

Tank Gunner #1

Pierre Vulleumier

Tank Gunner #2

Erik Cord

Conscript #1

Loyd Catlett

Conspript #2

Michael J.Dudikoff, II

 

 

Video Game Player    

Richard Bruce Friedman

Video Game Cowboy

Loyd Catlett

Boys in Video Game Arcade

Rick Feck

 

John KenWorthy

 

 

Stunt Players

RICHARD e. BUTLER, jr.

Stunt Coordinator

AL JONES

GARY EPPER

BILL BURTON

JAMES WINBURN

FRED LERNER

GARY JENSEN

GLENN WILDER

WALTER SCOTT

BENNIE E. DOBBINS

LARRY HOLT

RITA EGLESTONE

ROSS REYNOLDS

HANK HOOKER

JAMES DEETH

DONNA GARRETT

 

 

 

Photographed at

WALT DISNEY STUDIOS

Burbank, California

and

LAWRENCE LIVEMORE LAB

Livemore California

 

 

Special Thanks to:

 

 

ANICAM

DELTA LABS INC.

ATARI CORP

SYNTAURI CORP.

APPLE COMPUTER INC.

L.BASSET

MOUNTAIN HARDWARE CORP.

CHARLES HAAS

CROWN INTERNATIONAL

JETCOPTERS INC

GOODYEAR RUBBER AN TIRE CORP.

LEXICON INC.

PACIFIC TELEPHONE

OLYMPIA, U.S.A.

FEDERAL SCREW WORKS

AFTER IMAGE INC.

ELECTRO VOICE INC.

GARY DEMOS

EASTERN ACOUSTICAL WORKS

JOHN WITHNEY, JR.

APT HOLMANN CORP.

TBS/VIDEO H.&A. LANDAKER

FAIRLIGHT CORP.

SAM SCHATZ-DISC CO-ORDINATOR

E.ROTEMBERG

E E G

MORGAN RENARD

MUSIC TECHNOLOGY INC.

DAIMON WEBSTER

CINEMA AIR

BTX CORP.

ADVANCED MUSIC SYSTEMS

AUDIO AND DESIGN RECORDING, INC.

R.H. and A.H.K. ASSOCIATES

TI - GNI MAGO RT ER Group